Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Carlo Cracco sono i fab 4 che conducono il cooking show più appassionante d’Italia che dal 22 dicembre allieterà le serate agli amanti dei talent e dei fornelli .
In questa 6 edizione la gara sembra essere più dura , le aspettative sono sempre più alte e a quanto pare sono le donne le più aggressive e più “toste”, come preannuncia Bruno Barbieri.
La vera novità è un pizzico di estero, Masterchef sbarca infatti con i concorrenti in Grecia e Spagna, paesi anch’essi mediterranei ma con cultura culinaria distante.
Come ogni anno ritroveremo ospiti della gastronomia internazionale come Heinz Beck e Masaharu Morimoto, Igles Corelli e Pietro Leeman.
Degna di nota la sensibilizzazione al tema dello spreco alimentare, Masterchef è pro riutilizzo degli alimenti. Perchè saper cucinare bene vuole anche dire saper rispettare il cibo e riconoscerne il valore non solo in gusto.
E della serie le prove non finiscono mai ci saranno sempre la Mistery Box, L’Invention Test, la Prova in esterna e il Pressure Test. Tutto Nuovo e Niente di Nuovo, anche il Talent stesso è diventato un mix di tradizione e innovazione.
I nostri giudici ci appaiono tutti in forma, grazie anche al continuo successo che li accompagna nelle loro rispettive attività e ai progetti in cantiere, come il trasferimento di Cracco in Galleria Vittorio Emanuele, le prossime aperture di Eataly peer Jo Bastianich negli USA, il Bistrot di Cannavaccioulo a Torino e uno di Barbieri a Miami. Chef, giudici e imprenditori, come dice Bastianch ciò che devono avere i concorrenti è l’ambizione culinaria, e parla di ambizione per distinguere una semplice passione, che da sola non sempre ti porta lontano. E se lo dice lui, direi di credergli, dati i suoi traguardi.
Per Cannavacciuolo il segreto del lavoro dello chef sta nel suo passato. E’ li che nasce, al mercato, ai pranzi in famiglia, alle botteghe, e nessuna scuola di cucina ti porterà lontano se non hai respirato sin da piccolo quei profumi e te ne sei invaghito.