E’ nell’area della provincia di Pavia a sud del fiume Po con un panorama collinare segnato da vigne terrazzate che emerge un Vitigno identitario dell’ Oltrepo Pavese, caparbio, poliedrico e difficile da coltivare: il Pinot Nero. Un uvaggio che richiede condizioni climatiche idonee per potere esprimere il meglio di sé oltre a un bravo enologo e agronomo.
E se l’indiscussa patria del Pinot Nero è la Borgogna – e in particolare la Côte d’Or , sua terra d’origine da oltre 2.000 anni, c’è chi ha saputo arrivare ai massimi livelli di questo vino anche in questo territorio italiano, come la Tenuta Mazzolino; grazie all’intuizione di chi rilevò la vigna, Enrico Braggiotti e fece arrivare proprio dalla Borgogna le barbatelle di cloni negli anni 80, in quella che venne considerata “la collina del Pinot Nero” d’Italia, dove 60 milioni di anni fa c’era il mare che ha permesso la formazione di un terreno calcareo e argilloso che ha saputo conferire al vino un sapere unico.
Oggi alla guida dell’azienda c’è Francesca Seralvo, nipote di Enrico Braggiotti, che ricorda con orgoglio i passaggi e la storia di questa bellissima vigna, come quando nel 1999 Kyriakos Kynigopoulos (consulente di prestigiose realtà borgognone come Domaine Leflaive, Clos de Tart, Henri Boillot) iniziò a lavorare con loro, portandoli al successo di oggi. Al suo fianco collabora il direttore di Cantina Stefano Malchiodi.
22 ettari di coltivazione di Pinot nero, Chardonnay e Cabernet Sauvignon per la riuscita di prodotti di altissimo livello. Puntare all’eccellenza è la missione. “Custodiamo il paesaggio e la biodiversià indispensabile all’equilibrio qualitativo ” ci tiene a precisare Francesca. Ad oggi l’azienda esporta in 25 paesi, tra cui Giappone, Usa, Australia.
Due Pinot Nero, Terrazze e Noir; due metodi classici (Blanc de Blanc e Cruasè) un moscato e due vini bianchi (Blanc e Camarà)
Il rosso della tenuta Mazzolino, con i suoi colori rosso rubino intenso e limpido non ha molto da invidiare ai vini di Borgogna. Terrazze e Noir sono vini fini ed eleganti, il primo più “beverino” con note dominanti di lampone, melograno e un tocco balsamico e pepato
; il secondo, un Clos in Oltrepo, 6 volte vincitore dei “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso complesso e affascinante, con i frutti di bosco rossi maturi caratteristici del vitigno (lampone, fragola), accompagnati da sottili sfumature speziate e boisé
Prodotto di punta il Cruasè, il Metodo Classico fatto con Pinot Nero al 100% , un bellissimo colore rosa chiaro, un perlage fine, sa di pasticceria, di zucchero a velo e frutti rossi ma anche di miele, è decisamente unico, WE LOVE IT!
L’azienda è felice di accogliere tutti gli appassionati per degustazioni e assaggi di piatti in abbinamento.