E’ partito oggi il #Giroditalia l’amatissima competizione ciclistica numero uno al mondo che attraversa il nostro Paese ogni maggio e che viene seguita da 4 italiani su 5 .
Il Giro d’Italia non è solo una gara ma un rito vero e proprio, che racconta tradizione e passione italiana. Così come lo è il caffè che è bevuto dall’83,1% degli italiani più volte a settimana.
Non è un caso infatti che per il secondo anno #Faema brand del Gruppo Cimbali è sponsor del Giro d’Italia. Faema è la marca che all’interno del Gruppo più rappresenta il mondo delle passioni e dello spirito artistico e ha anche un passato che la lega al Giro d’Italia
Come ha ricordato Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia, in conferenza stampa
Faema è legata a doppio filo con il mondo del ciclismo e la Corsa Rosa con la storica formazione che, tra gli anni 50 e 60, vinse il Giro nel 1956 con Charly Gaul e nel 1968 con Eddy Merckx oltre ad aggiudicarsi la classifica a squadre nel 1961, 1962 1968”
La collaborazione tra Faema e Giro d’Italia è stata definita con il concept #Thewaywelove.
Sia il Giro d’Italia che il caffè raccontano gestualità e ritualità appunto che fanno parte del nostro Paese.
Bere un caffè è un atto quotidiano che ci riporta ad interagire con altre persone, è un rito in qualche maniera rassicurante che ci coccola nella nostra routine ma ci dà anche energia. Energia che serve anche in ambito sportivo, dove il caffè ha benefici indiscutibili per alcune sue proprietà.
Sia il Giro d’Italia che il caffè creano momenti di socialità. Quando si entra in un bar di un paese non conosciuto si parla con il barista, così come quando passa il Giro d’Italia la comunità si accende e diventa protagonista. Caffè e Giro d’Italia hanno entrambi una forza evocativa, di emozioni, ricordi.
Il Giro dell’Italia e il caffè sono riti che gli italiani si passano da una generazione all’altra
I valori del Giro… e quelli del caffè
“Insieme ad AstraRicerche abbiamo voluto indagare quali fossero gli elementi in comune tra la bevanda e la competizione più amata dagli italiani – ha dichiarato Enrico Bracesco, Direttore Generale di Gruppo Cimbali –. È stato interessante scoprire quanto i valori del Giro siano gli stessi condivisi dagli amanti del caffè e come le due passioni si intreccino in un mix sensazionale di piacere, tradizione, condivisione e aggregazione. La ricerca conferma, ancora una volta, il legame storico di Faema con il mondo del ciclismo e intende raccontare l’evoluzione di un brand innovativo, sempre in grado di regalare ai consumatori un’esperienza unica, così come continua a fare l’amatissima competizione da oltre 100 anni”.
Seguire il Giro d’Italia è certamente un piacere per il 39.9% degli italiani, ma anche un bel mix di relax e di esperienza da condividere con altre persone. Al Giro d’Italia sono associate idee e valori positivi, e l’attribuzione è molto ampia: è una gara che unisce tutti gli italiani (74.2%), è la condivisione di una passione di altre persone (69.0%), è piacevole argomento di cui parlare con altri (58.8%); ma il Giro è anche storia personale (ricordi di infanzia: 64.2%) e una tradizione di famiglia (56.9%).
Il caffè condivide molti aspetti con il Giro d’Italia: è prima di tutto un piacere (64.9%) e poi – proprio come seguire la corsa a tappe – un momento di relax (52.3%) e uno dei migliori modi per fare pausa nella giornata (40.6%); ma è anche un prodotto legato alla condivisione: una scusa per fare due chiacchiere con altre persone (27.2%), una vera esperienza da condividere (22.8%). E se per i ciclisti serve energia, potenza, carica, il caffè è per gli italiani l’alleato perfetto per concentrarsi o per svegliarsi meglio (34.2%).
Il Giro e il caffè come “collante” degli italiani
Per il 30.1% degli intervistati la corsa a tappe si associa all’idea di socialità e di condivisione. Un’aggregazione che ritroviamo certamente anche al bar: per il 54.0% è il posto in cui incontrare gli amici, per il 31.9% rappresenta “il social network degli italiani prima di Facebook”. È al bar che conosciamo persone nuove (22.5%), si ascoltano i discorsi degli sconosciuti (14.2%), si discute di attualità (25.0%) ma anche di sport (20.3%): è qui che ci si riunisce per i grandi eventi sportivi, così come il calcio, anche per le grandi tappe del Giro d’Italia (23.7%).
E se i baristi fossero una squadra che partecipa al Giro d’Italia? Secondo la ricerca, l’addetto al caffè potrebbe svolgere ruoli diversi: per il 39.8% è uno scalatore, per affrontare i picchi di clienti, per il 33.0% un passista, resistente nel preparare tanti caffè – uno dopo l’altro – senza sosta, e per il 27.2% un velocista, preparando la bevanda in tempi rapidissimi.
Faema al Giro d’Italia 2023
Anche quest’anno protagoniste di tutte le tappe, saranno le tre macchine per caffè espresso simbolo di Faema oggi: l’iconica E61, la e71Ee la Faemina – in versione Limited Edition Giro d’Italia – la macchina per caffè espresso pensata per l’ambiente domestico e gli small business.
Tutti gli amanti del ciclismo e di Faema potranno quindi gustare, nei village e nelle aree hospitality, un ottimo caffè preparato con le diverse macchine del brand e sfidarsi con gli amici in una gara di freccette, il tipico gioco da bar recentemente tornato di moda. Giocando e facendo centro sarà possibile contribuire al sostegno che Gruppo Cimbali offre ogni anno alle comunità dei paesi in via di sviluppo attraverso l’associazione no-profit World Bicycle Relief. La onlus è specializzata in programmi di distribuzione di biciclette su larga scala e completi per aiutare la riduzione della povertà là dove mancano anche i più basilari mezzi di collegamento.
Inoltre, grazie alla collaborazione con la community di Strava, gli appassionati potranno partecipare alla challenge e, al raggiungimento dei 120.000 km pedalati dalla community, verrà fatta una donazione economica: più si pedala e più si contribuisce alla causa.
E per finire, è possibile seguire sul canale Instagram di Faema con l’#FaemaOnTheRoad il racconto del Giro d’Italia, legato ai rituali del caffè e del ciclismo attraverso gli scatti fotografici Faema e il video Manifesto che raccoglierà le testimonianze delle persone in alcune tappe del Giro tra cui quella finale di Roma.