Pasqua alle porte e pranzi organizzati. La primavera è una stagione magnifica per muoversi tra le regioni Italiane, godere di spazi curati immersi nella natura e farsi coccolare da chef appassionati.
Per chi necessita qualche spunto last minute per #Pasqua2023 o semplicemente per programmare qualche weekend fuoriporta a voi 7 tappe enogastronomiche tra Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, poi Marche, Sardegna e Sicilia
PIEMONTE – La Bursch, isolarsi nella natura almeno per 24 ore
La Bursch è l’elegante country house che sorge nella frazione di Oretto a Campiglia Cervo, tra le montagne del biellese, nata con l’obiettivo di valorizzare il territorio e promuovere un turismo etico, con un rinnovato spirito d’impresa. #BarbaraVarese è l’imprenditrice milanese che si è fatta promotrice nel 2018 di un restauro conservativo della storica dimora di famiglia, attraverso un efficientamento energetico e un’importante riqualificazione dell’intero borgo. La country house è caratterizzata infatti da tante piccole abitazioni, connesse tra loro da un susseguirsi di ambienti, stanze, angoli nascosti, ognuno con una propria identità. Un luogo sospeso nel tempo, immerso nel bosco e circondato dai torrenti Cervo e Bele, in cui il riutilizzo degli antichi arredi e la reinterpretazione delle antiche ricette legate al territorio, sono gli elementi chiave di questo progetto. Un luogo magico, in cui è possibile immergersi nella quiete e nelle pace di questa Valle, per un “retreat” all’insegna del relax e della natura.
LIGURIA, Santa Margherita – Österia Ö Magazin, ritrovare i sapori liguri di una volta
Immancabile per gli amanti della Liguria e dei borghi italiani, a Santa Margherita Ligure sorge#ÖsteriaÖMagazin all’interno di un palazzo antico raggiungibile con una passeggiata tra i suggestivi carruggi.
Alti soffitti a volta percorsi da affreschi, come le case nobiliari genovesi e un arredamento che fa sentire a casa, tra pizzi e tessuti dalle fantasie eleganti: una continuazione coerente dell’esperienza gastronomica più autentica in mano allo chef Edoardo Ferrera. Qui si torna alle tradizioni, a quei piatti dimenticati dell’entroterra ligure con un menù sincero e interamente in dialetto.
Dalla selezione di formaggi delle Valli e di salumi Liguri al Mosciame di Tonno con la Rossa Belendina di Andora – presidio Slow Food Liguria – e còrnabùggia, cioè filetti di tonno essiccati con cipolla rossa e origano. Non manca la classica Panissa con la Farina dello storico Molino di Pegli, ripassata in padella, con cipollotto di Loano e machetto di acciughe, e poi via ai primi piatti come O raieu lóngo [Tagiæn] verde a-o Tocco de Fónzo, quindi i tradizionali taglierini al verde realizzati con borragine e sugo di funghi del territorio, o ancora lo Stocco accomodato del Forte di San Martino, piatto per eccellenza della tradizione gastronomica ligure che prevede una lunga cottura (da qui l’uso del termine “accomodato”) e ingredienti tradizionali come pinoli, olive taggiasche, pomodoro, patate e olio extravergine di oliva.
LOMBARDIA – Trattoria Glisenti, per un pranzo vista lago d’Iseo
Dal 1890 di proprietà della stessa famiglia, Trattoria Glisenti è una delle mete gastronomiche più apprezzate del Lago d’Iseo e della provincia di Brescia. Non solo per la vista mozzafiato sull’acqua, che la sera regala tramonti spettacolari e un’atmosfera romanticissima, ma anche per la sua cucina di lago a base di tutti quei pesci caratteristici delle acque dolci: Trota, Salmerino, Coregone, Persico. Sapori delicati, che la famiglia Glisenti negli anni ha saputo esaltare e declinare nel panorama culinario più contemporaneo. Ci sono i piatti storici della tradizione di famiglia, come i Casoncelli di Trota e finocchietto selvatico, ma anche abbinamenti e marinature sperimentate in questi anni come le cruditè come il Persico marinato agli agrumi o i Coregone e salmerino affumicati; la Trota marinata al caffè o gli Spaghetti con gamberi di lago e zafferano.
Accanto al ristorante, sorge il Bistrot della stessa insegna e di recente ristrutturazione perfetto per chi desidera un aperitivo al tramonto sul lago o un’esperienza culinaria diversa dal menù del ristorante.
https://www.trattoriaglisenti.it/
VENETO, Venezia – Tra le calli più suggestive, il Ristorante Bacanera
Un ristorante per l’ambiente elegante e il menù creativo, ma un bacaro per l’origine degli chef, l’ispirazione gastronomica e l’accoglienza calorosa. Ecco Bacanera, il “risto-bacaro” nascosto nel suggestivo Campiello de la Cason nel cuore della Venezia più antica e autentica. Caratterizzato da interni eleganti, che ricordano le atmosfere rilassate dei club, Bacanera è un’osteria contemporanea, con una cucina elaborata che offre molto di più rispetto ai classici cicchetti e aperitivi veneziani. Perfetto per i turisti che cercano un’esperienza più sofisticata, o per i locali più curiosi, il menù è prevalentemente a base ittica, con qualche incursione per chi preferisce la carne. La matrice tradizionale veneta c’è, soprattutto nella scelta degli ingredienti, dei vegetali stagionali e del territorio lagunare: si spazia dal Crudo del giorno con castraura – i carciofi tipici della laguna veneziana – ricotta di bufala e ponzu, all’Uovo cotto a bassa temperatura con asparagine, agretti e burro di pinoli. Tra i primi, lo Spaghettone con triglia, il suo fumetto e la salicornia – pianta spontanea tipica delle zone marittime, o ancora le Pappardelle con ragù di lingua, alloro e tartufo. Non può mancare la Tempura di pesce e verdure primaverili, oppure il pescato del giorno con funghi cardoncelli, cipollotto e salsa aioli. Tra i dessert, il must veneto per eccellenza: il classico tiramisù, da ricetta originale di Treviso.
MARCHE, Ascoli Piceno – Osteria Ophis a Offida, uno dei borghi più belli d’Italia
#DanieleCiteroniMaurizi ha riaperto solo a Marzo le porte della sua Osteria Ophis, da oltre 20 anni punto di riferimento gourmand della provincia di Ascoli Piceno. In uno dei borghi più belli d’Italia, Offida, lo spirito vitale e coinvolgente dello chef torna a raccontare il territorio con una cucina essenziale e di recupero, che mette al centro gli ortaggi stagionali e gli animali di bassa corte ispirandosi alla grande tradizione picena.
Ad accogliere i food lovers di tutta Italia, il nuovo menù degustazione “Trasversale, 65 chilometri di Piceno”: ogni piatto è una tappa del percorso che la brigata fa per reperire le materie prime, da Nord Ovest a Nord Est. Ci sono i Caciù e Pepe, il classico raviolone di pasta all’uovo cotto al forno e tipico della stagione primaverile e pasquale, servito con un brodo vegetale alle erbe aromatiche, con aggiunta di infusione di pepe. O tra i signature di Citeroni, i Cannelloni alla brace, gli Spaghettoni con ragù di quinto quarto e maggiorana, o il Piccione di cui non si butta niente – dalla tradizione picena più popolare, era la ricetta della domenica. La cantina conta 160 etichette, per la maggior parte marchigiane e di piccole cantine vicine.
SARDEGNA, Golfo Aranci ad Olbia – La Spigola, a sfioro sul mare
Di giorno un lounge bar per chi cerca ristoro dal sole della Sardegna, la sera un ristorante raffinato su una delle spiagge bianche più belle della costa. Dal 5 Aprile chef #RobertoPisano riapre #LaSpigola, insegna di Golfo Aranci, con un nuovo menù fatto di suggestioni inedite e grandi classici della cucina di mare.
Alla base, circolarità e stagionalità del pesce del Mar Mediterraneo. Direttamente dai pescatori locali, Pisano sperimenta, ricerca tecniche che consentano di recuperare gli scarti, ridurre gli sprechi, conservare il prodotto più a lungo, e conferirgli nuove sfumature di gusto.
SICILIA, Noto – Villadorata, il Luxury Resort nelle campagne netine
A pochi chilometri dal centro di Noto, immersa tra le colline incontaminate dell’omonima valle, si trova Country House Villadorata. Villadorata è lo spin off rurale di Hotel Seven Rooms, nel centro storico di Noto, aperto per valorizzare attraverso nuovi paradigmi anche la campagna del territorio.
Dal 2015 meta di turisti da tutto il mondo, la struttura è ricavata da un Palmento dell’800, destinato un tempo alla produzione dell’olio e oggi dedicato a chi desidera trascorrere un soggiorno in una vera e propria oasi di pace. Un Luxury Resort circondato da 22 ettari di ulivi, mandorli, limoni, arance e un piccolo vigneto autoctono, che offre agli ospiti otto camere deluxe e cinque suite indipendenti con piscina privata, insieme a un’ampia piscina per tutti gli ospiti con l’acqua arricchita da una miscela di sali naturali benefici. Tra queste A completare l’esperienza di viaggio, un ristorante curato dalla chef siciliana Viviana Varese che qui torna all’essenza e l’origine della sua filosofia di cucina: gli ingredienti dell’isola, i produttori locali, l’orto di proprietà ispirano la chef in nuove ricette e suggestioni.
https://www.countryhousevilladorata.it/it/luxury-country-resort-a-noto.html