Abbiamo degustato Chandon Garden Spritz, prodotto ready-to-drink di casa LVMH, Moët Hennessy, che ha suscitato polemiche tra i produttori di prosecco e Aperol
Gli allegri calici colorati dello Spritz, l’aperitivo tra i più richiesti, si sono fatti ben notare anche da quella che è una delle più prestigiose case di lusso internazionali quali LVMH, Moët Hennessy, così l’anno scorso è nato Chandon Garden Spritz, la variante Spritz made in Argentina.
Ebbene sì, i francesi ci hanno voluto provare, dopo aver ben notato il successo dell’aperitivo color arancio elettrico a base di prosecco e Aperol (la variante dello Spritz più richiesta) sui tavolini di bar e locali di tutta Italia, se ne sono usciti con un prodotto da aperitivo che nel suo nome contiene la parola Spritz ( termine che usavano nell’ottocento le truppe austriache quando stazionati in Veneto chiedevano all’oste di allungare il vino con l’acqua frizzante) e che in effetti non è affatto male. Ammettiamo anche il loro coraggio nel giocare fuori casa e rilanciare proprio da noi nel Paese dove è nato l’amatissimo e popolare Spritz.
Chandon, il “figlio monello” di LVMH
Tutti conoscono il nome Moet&Chandon per lo Champagne, ma Chandon da cui arriva Chandon Garden Spritz, la variante dello Spritz di proprietà della maison francese è una realtà vinicola argentina nata nel 1959 nell’area di Mendoza, che ora ha sedi anche in Brasile, California, Australia, Cina e India.
Di fatto lo Chandon è il classico spumante brut argentino realizzato con le migliori uve Chardonnay Pinot Noir e Semillon dei vigneti locali. Non è Champagne e non è prosecco ma è un ottimo vino che ha anche vinto come miglior bollicina argentina nel 2020 al concorso Champagne & Sparkling Wine World Championship.
Chandon Garden Spritz come è fatto
Il vino spumante Chandon è l’ingrediente base della variante dello Spritz made in Argentina. Questa bell’invenzione appartiene ad una donna, si chiama Annapaola Bartolucci ed è la giovanissima chef de cave che ha provato a unire il vino argentino Chandon con un bitter generato da bucce di arance biologiche coltivate in Argentina, spezie ed erbe.
Chandon Garden Spritz
perché ci è piaciuto
A parte il fatto che è “ready to chill” e “ready to serve”, poiché si versa direttamente nel bicchiere, Chandon Garden Spritz è ciò che possiamo definire un cocktail “vicino al naturale”, non contiene aromi né coloranti artificiali. Ha la metà dello zucchero contenente nella variante dello Spritz cui siamo abituati. E’ realizzato con arance prodotte senza uso di pesticidi, in una fattoria sostenibile a conduzione famigliare. E’ perfetto per le prime serate estive grazie ad un’effervescenza fresca e profumata, al colore elegante “rosè”, meno elettrico della variante dello spritz con Aperol al sapore delicato.
La location del party di lancio di Chandon Garden Sprite in Italia
E’ stato scelto il dehor di Una Milano Verticale per la presentazione di questa nuova creatura in Italia svoltasi con un party nell’elegante Garden dell’Hotel in cui era presente Sibylle Scherer, CEO di Chandon. Per l’allestimento sono stati utilizzati tanti fiori colorati (arancioni perlopiù) e 40 kg di arance successivamente da devolvere in beneficienza all’Associazione Caf per creare spremute per i bambini.
Una variante dello Spritz “fighetta” diremmo qui a Milano, per l’occasione servita dal barman resident Luca Ardito, facile da accompagnare con appetizers anche gourmet, come quelli che ha preparato lo chef Michele Cobuzzi.
Chandon Garden Spritz pronti a versare?
Mettere 3 cubetti di ghiaccio nel bicchiere, versare il drink, aggiungere una fettina di arancia disidratata, un rametto di rosmarino, girare il tutto e cheers!
Il prezzo 19,90 euro in Rinascente
Online- 19,50- 22 euro