#Moebius ha aperto da due mesi ed è già la nuova rivelazione in città grazie alla sua atmosfera milan-newyorkese con un cuore pulsante romagnolo in cucina.
Moebius, nome liberamente ispirato al celebre fumettista francese, sembra un esperimento, una sfida, perché se è pur vero che non mancano a Milano locali che fanno tendenza e tanti “fine dining places”, questa new entry ha un qualcosa in più, un potere “aggregante” grazie al mix di ottima cucina (in versione tapas bar e osteria gastronomica); cocktail bar e intrattenimento musicale dal vivo, con annessa una zona di vendita vinili in collaborazione con #MassiveMusicStore
La proprietà di Moebius è della famiglia Querci, senese, ed è il 27ennne Lorenzo a gestire Moebius in concerto con Enrico Croatti in cucina Marco Siclari al bar, #FilippoArrighi sommelier come progetto hot in town.
Lo Chef
Enrico Croatti, Riminese classe 1982, è il talento su cui la proprietà ha puntato per sedurre gli avventori della tavola di Moebius insieme al Sous Chef#LucaPilia.
Un’esperienza ricca la sua, da Los Angeles all’ Osteria di Gino Angelini, in Spagna all’Akelarre di San Sebastian con Pedrp Subijana ( 3 stelle Michelin) ; in Francia al Les Terrasses de Lyon del Villa Florentine di Lione, in Italia al Grand Hotel Miramnonti Majestic di Cortina D’Ampezzo, a Lione Paul Bocuse a l’Auberge du Pont de Collonges.
La sua prima sdtella Michelin l’ha conquistata nel 2013 a Madonna di Campiglio come executive chef del Dolomieu,
dove ha firmato la carta fino al 2018. La seconda all’Orobianco di Alicante un anno fa.
Le tapas sono un intrigante accenno a quella che è la filosofia di cucina di Enrico
Enrico Croatti, l’abbiamo intervistato; determinato, competente, sensibile al percepire ciò che va oltre al gusto e al piacere in un piatto ovvero il suo racconto, la sua anima. DI cosa parliamo?
” Voglio essere all’avanguardia, e per me oggi questo significa tornare alle origini, alle mie origini di cuoco romagnolo. Per un cuoco romagnolo la partenza è la trattoria, l’osteria. Il mio cuore, il mio sangue sono segnati da questa tradizione e la mia ambizione è riportare l’osteria in tavola con una direzione contemporanea”
Qualche anteprima dei piatti, che potrete degustare a partire dal 30 ottobre con l’apertura dell’Osteria Gastronomica
La scelta di chiamare alcuni piatti come i titoli dei fumetti ritratti da Moebius, ispirandosi proprio alle avventure raccontate per aggiungere un sottotitolo culinario la dice lunga sulla fantasia e originalità di Enrico Croatti e sul suo impegno nell’esaltare i piatti e gli ingredienti della sua tradizione romagnola (calamari, ossobuco, passatelli, agnolotti, prosciutto) con un twist contemporaneo rimandendo fedele al territorio e rendendoli immortali con l’associazione all’arte.
Abbiamo per esempio l’Histoire d’une idee 2007, la tripla evasione del calamaro ovvero il calamaro in diverse consistenze e versioni: una versione con un calamaro crudo avvolto nel prosciutto di cinta senese, caviale e lime; una seconda versione una parmentier di calamaro a cubetti con salsa verde messicana e caviale essiccato; infine il calamaro condito con lime e peperoncino all’interno del brodo di gallina insieme ai passatelli e ai finferli.
Altro piatto L’INCAL 1981-.1988 Ho fatto un casino con l’ossobuco. Da un errore con la cottura dell’ossobuco all’intuizione di usarlo come ripieno degli agnolotti conditi poi con salsa ai ricci di mare
Il Design
Il locale ha 120coperti al piano terra dove si trova il TapaBistrot e 30 coperti all’Osteria Gastronomica, al piano sopra.
E’ un ex deposito di tessuti distribuito su una superficie di 700 metri quadrati per 12 metri di altezza.
Materiali industriali come il ferro e il cemento oggetti vintage accostati a elementi di architettura contemporanea
«Abbiamo cercato di conservare il fascino industriale del posto la sfida principale stava nel riempire in modo equilibrato uno spazio così grande e vuoto, creando spazi intimi e riservati. Al piano terra è stato portato un ulivo andaluso di 700 anni inserito in una teca in vetro.
L’Oteria gastronomica è all’interno di una piattaforma sospesa al centro sala, tutta con pareti in vetro come un bellissimo aquario o una navicella spaziale. Al piano terra si possono degustare a tutte le ore tapas e signature cocktails, ma si può anche trascorrere un pomeriggio con un caffè in zona co-working. L’idea è di essere un po’ un “ritrovo sociale esclusivo “.
Un ambiente contemporaneo, architettonicamente pulito e rigoroso insieme ad un arredamento più caldo e romantico