I milanesi amano la Toscana e i toscani amano Milano. Milano è il luogo dell’incontro delle nuove tendenze nel design, nel food e nella moda. A Milano vogliono esserci tutti, il mondo sembra muoversi più velocemente che in tutto il resto d’Italia, è la città più aperta agli investimenti. E lo sapeva bene Giacomo Bulleri , cuoco toscano di Collodi che, dopo vicissitudini e sacrifici vari, nel ’58 è riuscito nel suo intento: aprire il suo primo ristorante a Milano. Prima in Via Donizetti, ora in Via Sottocorno Giacomo ha saputo proporre la sua cucina sincera, diretta e raffinata, con un menù prevalentemente di pesce, diventando un vero luogo di culto per gli amanti dei piatti di mare. Un uomo di talento ed esperienza prima che cuoco, come si legge sfogliando la sua biografia
Tanto il successo, tanta la passione sua e della sua famiglia, in primis la figlia Tiziana, hanno portato Giacomo all’apertura di Giacomo Bistrot e del ristorante in stile Deco Giacomo Arengario, all’interno del Museo del Novecento, con un dehor che si affaccia su Piazza Duomo. Il menù qui riporta anche rivisitazioni di ricette milanesi.
La Toscana rimane sempre nel cuore, e allora perchè non puntare ad un ristorante a casa? La scelta ricade su un villaggio strategico nel cuore della Versilia: Pietrasanta, luogo prediletto da artisti internazionali, che ora regala un’emozione in più: Giacomo Pietrasanta. Un luogo incantevole con giardino, gestito da Tiziana e dal marito Marco.
Non ha fatto in tempo ad inaugurare che ora il ristorante, che compirà un anno il prossimo mese, si è trasformato in un “cult” della zona: amato dai vip, dalla gente del luogo, dai turisti, dai milanesi!
Giacomo Pietrasanta ha un doppio ingresso, nella via principale vi si accede attraverso un portico la sera illuminato dalle candele, che creano un’atmosfera tanto romantica anche lungo i tavolini all’aperto. Uno stile di trattoria raffinata del Novecento; il ristorante rispecchia infatti la classicità e l’eleganza del suo “brand”, moderno e tradizionale al contempo nel design e negli arredi, con un bancone del pesce fresco a vista in una delle tre sale.
L’accoglienza è la nota che lo caratterizza di più, fatta dalla cortesia del personale, i profumi, i fiori, i libri, il camino. In giardino vasi fioriti e piante di agrumi. Abbiamo avuto la fortuna di pranzarvi un sabato con un caldo sole primaverile ..ed è stata un’esperienza bellissima. Tiziana è una grande padrona di casa, insieme a lei la sua storica amica del cuore. Ti senti coccolato e i piatti sono espressione di queste coccole, un cibo genuino, impiattamenti eleganti ma non estremi.
“Il Gran Crudo di Giacomo”, scampi, tartare del pescato del giorno, tonno scottato, salmone marinato, piatti della tradizione toscana come la panzanella proposta in una versione mare con crostacei, pescato del giorno, risottio alla milanese con cappesante, gnocchi con scampi e verdure, baccalà fritto ma non solo pesce, ovviamente anche piatti della tradizione come tagliatelle ai funghi porcini, spaghetti al pomodoro, pancia di maiale e piatti più internazionali come il rib-eye di black angus americano.
Per chi si trova in Versilia è una tappa speciale
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