Era “The French Genius” , o “Monsieur Paul” , o come nell’89 la guida Gault & Milleau lo
defini ” lo Chef del secolo”. Paul Bocuse si è spento oggi, lasciando un’eredità culturale gastronomica superiore.
3 stelle Michelin dal 1958 ad oggi, un impegno costante , rispetto e un grandissimo amore per il suo paese e per il suo lavoro.
Veniva da una famiglia di cuochi e da un training fondamentale con Fermand Point presso La Pyramide in Vienne a Sud di Lione.
Nonostante un’esperienza come soldato nella seconda guerra mondiale che l’ha molto turbato, è riuscito a creare un mondo e un’ ispirazione per migliaia di suoi allievi ed estimatori. Paul Bocuse ha creato la nouvelle cusine benché le sue ricette fossero spesso in contrasto con il genere. Paul Bocuse ha portato la figura del cuoco fuori dalla cucina, è stato il primo a creare un business di eccellenza, un contatto con il pubblico, viaggiando, aprendo ristoranti, brasserie all’estero, in America, in Giappone promuovendo la tradizione culinaria della sua regione e del suo paese a. Il suo eccentrico e stiloso Auberge du Pont de Collonges è una mecca della gastronomia, dove regnano innovazione ed eccellenza.
La chiave del successo, sosteneva, è avere la capacità e la consapevolezza di “regalare piacere” all’ospite del tuo ristorante, con un’ottima cucina ma anche con delle sedute comode, con il sorriso e il garbo dello staff, con la complicità della brigata.
Amava la Francia e Lione per i prodotti incredibili che gli offrivano il territorio e la tradizione come il lardo, le verdure, il pollo di Bresse, le carni eccellenti, i formaggi unici.
Il suo ingrediente preferito era il burro , diceva che niente avrebbe potuto sostituire un prodotto così magico.
Una persona rigorosa e anche molto passionale, amava molto le donne.
Lo ricorderemo con stima affetto e riconoscenza come si fa con tutti i maestri