Questa ricchissima edizione di Identità Golose, ci ha raccontato tante belle storie, e un po’ alla volta riporterò quelle che mi sono rimaste più impresse, per vari motivi.
C’è per esempio un progetto chiamato East Lombardy, che ha messo in luce tante realtà conosciute e non di una zona geografica che merita sicuramente più attenzione: città come Bergamo, Brescia, Mantova e tutte le loro province sono luoghi in cui l’enogastronomia ha un valore che forse in pochi conoscono. Di questo progetto parlerò in altra sede. Racconterò qui invece che non è un caso che sia stato il giovane chef bergamasco Riccardo Camanini del ristorante Lido 84 (Gardone Riviera) a ricevere Il Premio Cuoco dell’Anno, conferito da Contadi Castaldi. A premiarlo Gian Luca Uccelli, enologo della cantina bresciana, insieme a Paolo Marchi, durante la XIII edizione del Congresso Internazionale di Identità Golose che si è tenuto a Milano dal 4 al 6 marzo.
Amato dai grandi chef come Massimo Bottura, Alain Ducasse, Corey Lee, inizia la sua carriera nella provincia di Brescia, a Erbusco presso l’Albereta a fianco del grande maestro Gualtiero Marchesi. Alla fine degli anni novanta lavora tra Londra e Parigi ( Le Manoir aux Quat Saison, La Grande Cascade ) e dopo aver “imparato” da mani stellate rientra in Italia sul lago di Garda a Villa Fiordaliso dove per 16 anni mantiene una Stella Michelin.
Quando decide di aprire Lido 84 (che ora ha una Stella Michelin, oltre ai 3 Cappelli dell’Espresso, 2 Forchette Gambero Rosso, la Corona Radiosa Gatti e Massobrio e la menzione di Ristorante d’Autore nella Guida di Identità Golose) corona il suo sogno, quello di un progetto finalmente tutto suo.
Amante delle sue terre, rispettoso di tutte le materie prime che sa sapientemente usare stagionalmente, è una persona modesta, non ama molto stare con i riflettori puntati addosso, il suo posto è in cucina. Grande ricercatore e sperimentatore, ha un lato romantico che esprime con alcuni suoi piatti, ama i fiori, quasi un kitchen poet.