Cerimonia elegante in un’atmosfera molto conviviale ieri allo storico ristorante Savini di Milano, in Galleria Vittorio Emanuele per celebrare il rosé della riviera bresciana del Garda e la nuova vendemmia.
Alessandro Luzzago, Carlo Alberto Panont, Presidente e Direttore del consorzio, hanno fatto gli onori di casa insieme al grande enologo Mattia Vezzola raccondandoci questa loro creazione in un contesto raffinato.
“Colore suggestivo, vagamente affine al petalo di rosa, aroma fragrante e floreale, ed un gusto che anticipa nel bicchiere la freschezza della primavera“: il Valtènesi Chiaretto, vera e propria esclusiva enologica della riviera bresciana del Lago di Garda, esce con la nuova annata proprio nel giorno degli innamorati. Una ricorrenza scelta non casualmente dato che la nascita del Chiaretto è frutto dell’incontro tra la nobildonna gardesana Amalia Brunati ed il Senatore veneziano Pompeo Molmenti, grande appassionato di enologia. Nel 1885 il matrimonio tra i due portò Il Senatore Molmenti nei possedimenti dei Brunati a Moniga, in Valtènesi, dove nel 1896 codificò per la prima volta il procedimento produttivo del Chiaretto, che divenne gran moda nel clima della belle époque e referenza di successo nei salotti e nei locali milanesi del primo ‘900 dove divenne un richiesto aperitivo “di tendenza”.
Un passato importante che vuole essere riportato all’attenzione dei consumatori, con degustazioni e iniziative in cui il Valtènesi Chiaretto sarà protagonista come la “tre giorni” dedicata alla figura di Eleonora Duse, in programma dal 23 febbraio in Piazza Duomo 19, il Prowein a Dusseldorf, il Vinitaly a Verona, e l’Italia in Rosa a Moniga.
Un vino usato anche in cucina come dallo chef bresciano Riccardo Camanini, una stella michelin, che ci racconta come creatività gastronomica e territorio possano dar vita a piatti unici. “ Il Garda ci sorprende a ogni stagione, tra una decina di giorni fiorisce il glicine, e sarà protagonista nel mio menù con un frittino”.
Ospite in questa giornata, ci confessa di sentirsi a disagio lontano dai fornelli, ma la sua genuinità e passione fanno parte di un retaggio culturale delle sue zone, e rispecchiano le caratteristiche di un vino amato per eleganza, semplicità, modernità.
Il Chiaretto Valtenesi deve essere sempre più presente sulle tavole ma non solo, deve accompagnare momenti di svago, di relax essere associato al buon vivere. Se a St. Tropez, location per eccellenza del jet set internazionale, nella patria dei vini, non si fa altro che bere rosè nei ristoranti, in spiaggia, in discoteca, perchè non osare anche in Italia?