Può esistere un aceto balsamico, non tradizionale ma altrettanto buono e all’altezza di essere servito su alcune tavole di prestigio? Se i ristoratori potessero avere un prodotto come il balsamico tradizionale e utilizzarlo in cucina, su qualsivoglia pietanza a piacimento? Perchè lo sappiamo, gli chef difficilmente potrebbero permettersi questo lusso, dato il costo, e ancora più improbabile trovare al tavolo di un ristorante una bottiglia di aceto balsamico tradizionale di Modena e di Reggio Emilia per il condimento lasciato al commensale…
Tanto si investe in olio extravergine, quanto è più raro un’abbondanza dell’aceto balsamico di qualità.
Qualcuno ci ha pensato. E’ Massimo Gelati, ingegnere, imprenditore di successo e personalità di spicco.
Presidente del Gruppo Gelati, società con sede a Parma, leader nella consulenza di direzione e certificazione, Massimo Gelati è membro delle principali organizzazioni europee in ambito Qualità e Certificazione, e docente di Alma, scuola internazionale di cucina italiana. Impegnato su molti fronti sul piano organizzativo, segue molte realtà internazionali del settore alimentare.
Ma è anche una persona molto “creativa”, instancabile, alla ricerca di nuove sfide e progetti d’avanguardia da promuovere sempre volti all’eccellenza..ed è qui che torniamo all’aceto balsamico; ne esistono tre tipologie: l’aceto balsamico tradizionale di Modena, l’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia e l’aceto balsamico di Modena. I primi due hanno ottenuto la Denominazione di Origine Protetta (Dop) , mentre l’ultimo ha ottenuto l’ indicazione geografica protetta (Igp). Massimo Gelati, conosce bene il prodotto, i suoi pregi, le sue sfumature la sua storia ed è ben consapevole che per avere una denominazione o indicazione protetta è necessario rispettare rigidi disciplinari, cosi’ ha ben pensato di produrlo e di fare una sua Creazione. Gli è riuscita così bene che l’ha chiamata Opera: un’opera che sa stupire, perchè innovativa nella storia del balsamico. Si tratta di un Igp declinato in due varianti: aceto balsamico di Modena Igp e la Riserva.
L’aceto balsamico può valere oro se invecchiato per decine di anni: tra i 600 e i 1500 euro al litro!
Possono gli Chef, anche stellati usare sempre un aceto balsamico di questo livello in cucina?? Ovviamente no…ma possono evidentemente avere un prodotto che sia molto simile per gusto qualità e consistenza: ed è Opera.